sabato 3 novembre 2012

Ed or che tutto è chiaro…tutto tace!


“Associazione per la giustizia Avanti Diritto
In memoria di Giovanni Grignano”
Via Stelvio 40
23100 Sondrio

Sondrio, 29 ottobre 2012.

Comunicato Stampa

La scrivente Associazione, impegnata nella difesa della legalità e dello stato di diritto, si rivolge agli organi d’informazione per dare conto di una vicenda, per la quale, dopo ripetute archiviazioni, sono “indagati” anche quattro tecnici del Servizio Edilizia Privata del Comune di Sondrio, della quale ciascuno potrà valutare la gravità, leggendo la dichiarazione, di seguito riportata, di Giuliano Ghilotti, aderente all’Associazione “Avanti Diritto”, di professione Agente di Polizia Locale, parte offesa dai fatti esposti.
Il comunicato è stato altresì trasmesso per conoscenza agli avvocati del Foro di Sondrio nonché alla Giunta e ai consiglieri comunali di Sondrio per una valutazione sull’opportunità di insediare una commissione comunale d’indagine o d’inchiesta sull’operato dell’Ufficio Tecnico di Sondrio  su questa ed altre vicende  (ad es. la sanatoria di Ronchi, concessa malgrado l’abuso sia stato realizzato in gran parte sul terreno di un vicino, e l’abuso di Via Buzzi, autorizzato dallo stesso Ufficio Tecnico).

Il Presidente:
(Franco Gianoncelli)


Sondrio, 29 ottobre 2012

Dichiarazione di Giuliano Ghilotti:
“Non ti meravigliare.
L’occhio di chi è onesto vede soltanto persone oneste.
Solo agli dèi è dato il privilegio di non poter essere ingannati”
dall’opera di Mozart “Thamos  re in Egitto

Ed or che tutto è chiaro…tutto tace!

In merito alle indagini sull’abuso in loc. Maioni (Mossini) il sottoscritto ha inviato un’istanza al PM dott.ssa L. Russo e al Procuratore della Repubblica dott. F. Napoleone, chiedendo un incontro per informare sulla situazione destinata, in assenza di un salto di qualità, a non far luce sui gravi fatti oggetto dell’indagine, che in estrema sintesi si riassumono:
  1. Un tecnico comunale, in un incontro con le parti, affermava in modo contrario al vero che l’edificio da realizzare, adibito ad autorimessa, era “costruzione accessoria” ed in quanto tale non era subordinato al previo consenso dei confinanti (prova: lettera autografa dell’Asseveratore);
  2. I confinanti così ingannati venivano indotti a sottoscrivere un “accordo di buon vicinato”, successivamente spacciato per “Convenzione”, pur non avendone i requisiti;
  3. Anche grazie ad un’infedele rappresentazione dello stato di fatto l’edificio veniva realizzato in difformità (sopra il livello della stradina e senza alcuna distanza dalla stessa) che lo rendeva totalmente abusivo (prova: perizia di parte);
  4. L’U.T. senza alcun sopralluogo dichiarava la conformità dell’opera continuando ad omettere di qualificare l’edificio (accessorio oppure no?);
  5. L’edificio realizzato era di circa 72 mq, per essere considerato accessorio non doveva  raggiungere i 9 mq (prova: perizia di parte).
  6. Costretti al sopralluogo, i tecnici comunali, per superare l’inaspettato problema della mancata distanza dalla strada qualificavano “cordolo” il fabbricato emergente e dichiaravano che la strada (in parte già presente in una antica mappa del 1784, nelle mappe del 1853 dell’Archivio di Stato ed interamente riportata nella mappa impianto catasto del 1941) non era tale “ai sensi del PRG” (prova: l’evidenza e le Norme Tecniche Attuazione del PRG);
  7. Dopo l’archiviazione, nuove indagini qualificavano il fabbricato come non accessorio a cui quindi si rimediava spacciando per   “Convenzione” l’accordo carpito con l’inganno agli ignari confinanti; nuova archiviazione;
  8. A seguito di un incontro del sottoscritto con l’allora Procuratore della Repubblica dott. G. Avella ulteriori indagini furono affidate al Comandante Provinciale del Corpo Forestale dott. E. Leali: l’informativa, recuperata solo di recente, si conclude con una nuova archiviazione;
  9. Il fabbricato dunque non è un accessorio ma la nuova perizia svela che gli oneri di costruzione e urbanizzazione sono stati pagati come accessorio, sottraendo al Comune (da qui l’ipotesi di reato di truffa aggravata) 1.706,17 (prova: perizia di parte);
  10.  Dalla denuncia supportata dalla documentata perizia sono trascorsi sedici mesi e nessun atto di indagine è stato compiuto.

Ogni commento è superfluo essendo il procedimento destinato all’inevitabile prescrizione in assenza:
1) dell’intervento diretto del Procuratore; 2) dell’affidamento delle indagini ad un Ufficio di polizia giudiziaria adeguato ed attrezzato; 3) dell’incarico ad un perito; 4) della riconsiderazione delle ipotesi di reato frettolosamente archiviate per falso ideologico, omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, favoreggiamento e abuso edilizio; 5) di indagini condotte con la sola finalità di accertare la verità e assicurare il rispetto delle norme da parte di tutti, nessuno escluso.

Giuliano Ghilotti

Report


Il team Gabanelli

"IL PAPA RE", AL SECOLO ROBERTO FORMIGONI, IN ONDA DOMENICA 4 NOVEMBRE 

Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com



Gentili telespettatori, vi comunichiamo che domenica 4 novembre alle 21.30 andrà in onda la nuova puntata di Report che si si intitola: "IL PAPA RE" ed è a cura di Alberto Nerazzini.

Roberto Formigoni, il presidente di Regione più longevo d'Italia, cade dopo quasi diciott'anni di governo ininterrotto perché un'onda giudiziaria senza precedenti travolge lui, la sua giunta e il Consiglio. È l'epilogo di una legislatura sciagurata, nata con lo scandalo delle firme false per la presentazione della lista Formigoni e che in soli due anni e mezzo è riuscita a offrire un compendio davvero variegato di inchieste e accuse di reato, «una sorta di olimpiade della corruzione, o comunque della malversazione e della cattiva politica», per usare le parole del consigliere di opposizione Civati. Ma la fine dell'ennesima legislatura formigoniana segna anche l'epilogo dell'uomo politico? Oppure Formigoni è già pronto per una nuova stagione? Magari con un nuovo partito?

L'inchiesta «Il Papa Re» racconta il fenomeno politico Formigoni, tornando alle origini del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione fondato da Don Giussani e racconta il suo braccio politico, il Movimento Popolare creato proprio da Formigoni. Parla dei rapporti poco noti tra CL e Berlusconi, con testimonianze inedite. Racconta gli sviluppi delle nuove inchieste che lo riguardano o lo sfiorano, ritorna su quelle chiuse del recente passato. Perché «Il Papa Re» indaga anche sull'entourage di Formigoni, sugli uomini del Presidente che erano indagati ieri e sono indagati oggi; esplora il riservato e misterioso mondo dei memores domini, l'associazione di monaci laici a cui da 42 anni appartiene Formigoni e che raggruppa i ciellini dedicati totalmente a Dio, nel rispetto della promessa di obbedienza, povertà e verginità.

L'inchiesta di Report in onda domenica 4 novembre, realizzata da Alberto Nerazzini, indaga su un sistema politico e di potere che supera i confini della Lombardia, con le sue ramificazioni nel sistema economico, nell'educazione, e con la sua decennale trasversalità. Con interviste inedite, per esempio, svela i protagonisti dell'ultima inchiesta della Procura di Milano che coinvolge i vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo e, ancora una volta, sfiora il «Papa Re». 

Firmontopoli

Bagarre nel centrodestra

INCHIESTA SULLE FIRME, SCONTRO NEL GRUPPO PDL SULLE PARCELLE AI LEGALI

Andrea Senesi
Corriere della Sera