I RADICALI CHIEDONO UN PRONUNCIAMENTO DELLA MAGISTRATURA PRIMA DELLA PRESCRIZIONE
Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com
I Radicali sondriesi si sono rivolti con una lettera al Procuratore della Repubblica per sollecitare una risposta alla richiesta di accesso agli atti, inoltrata con un'istanza del 3 ottobre scorso, e riguardante un esposto in materia elettorale che ha dato origine ad un'indagine il cui fascicolo risulta essere ancora pendente.
Si tratta di una segnalazione riguardante presunte irregolarità commesse dal PdL nella raccolta delle firme a sostegno del candidato della circoscrizione provinciale, in occasione delle scorse elezioni regionali del 2010, depositata dai Radicali alla Procura della Repubblica in concomitanza con la presentazione delle liste.
Nello specifico si dava notizia che su 1.328 firme computate come valide ben 1.300 erano state raccolte a Sondrio il solo venerdì 26 febbraio (ultimo giorno di raccolta), come risultava dalle autenticazioni apposte in calce ai 68 moduli che le contenevano. L'altro aspetto degno di nota era la straordinaria prestazione dell'unico autenticatore, il consigliere provinciale Alberto Pasina (PdL), che per compiere questa impresa titanica si era stimato che avesse impiegato perlomeno 43 ore consecutive, per far fronte alla supposta ressa dei sostenitori confluiti a Sondrio, da Livigno a Chiavenna, come risultava agli atti.
Inoltre erano state riscontrate una serie di irregolarità formali - come ad esempio ben 676 certificati che attestavano l’iscrizione nelle liste elettorali dei relativi firmatari che erano stati rilasciati dai rispettivi Comuni in data precedente alla stessa sottoscrizione! - riguardanti 988 firme, numero più che sufficiente per invalidare la presentazione della lista.
Ora, in prossimità di una nuova competizione elettorale regionale, sebbene il PdL e gli altri partiti presenti nel Consiglio lombardo abbiano pensato bene di esentarsi dall'onere della raccolta delle firme, i Radicali sondriesi ritengono legittimo richiedere un pronunciamento sulla vicenda dei competenti organi giudiziari, che nel frattempo hanno potuto raccogliere gli elementi di giudizio necessari, prima che eventualmente il fascicolo in questione finisca fra i circa 200 mila casi di prescrizione annua.
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