SONDRIO, MORBEGNO E BORMIO PER IL NUOVO REFERENDUM DAYS DEPOSITO IN PARLAMENTO DELLA LEGGE SULL'EUTANASIA LEGALE
Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com
Sabato 14 settembre, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 19, a Sondrio in Piazza Campello e a Morbegno in Piazza S. Antonio
Domenica 15 settembre, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 19, a Bormio in Via Roma c/o Torre Alberti
In occasione dei nuovi referendum days, RADICALI SONDRIO organizzano questi tre appuntamenti per firmare i 12 referendum per i nuovi diritti civili e la giustizia giusta: abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e libertà di scelta nella destinazione dei finanziamenti alle Chiese, divorzio breve, abrogazione di quelle norme sulle droghe che riempiono le carceri di consumatori e delle disposizioni sull'immigrazione che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare, per la responsabilità civile dei magistrati e la separazione delle carriere fra PM e giudice, per il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo, contro l’abuso della custodia cautelare e per l’abolizione dell’ergastolo.
Nella nostra provincia, sinora, ai tavoli radicali hanno sottoscritto circa 800 persone per ciascun referendum, per un un totale quindi di poco meno di 10.000 firme autenticate. Domenica scorsa, ha avuto luogo la prevista raccolta di firme presso il carcere di Sondrio: i 12 referendum sono stati sottoscritti da tutti i 26 detenuti aventi titolo, che, con i 9 stranieri, costituiscono l'attuale presenza di 35 carcerati nella Casa circondariale, a fronte di una capienza regolamentare di 27 ma avendo raggiunto in passato persino le 60 presenze.
Per tutta la prossima settimana sarà ancora possibile firmare per ireferendum nei soli comuni di Sondrio, Morbegno e Cosio Valtellino.
Per quanto riguarda l'eutanasia legale, domani, venerdì 13 settembre, con una manifestazione pubblica, sarà depositata al Parlamento italiano la relativa proposta di legge di iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 50.000 cittadini italiani, fra cui circa 1.200 della nostra provincia. È un primo passo, al quale dovrà seguire la mobilitazione affinché la legge non resti sepolta nei cassetti del Parlamento.
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