Dall'8 aprile campagna per il riconoscimento di Rom e Sinti
RADICALI SONDRIO IN PIAZZA A FAVORE DEI ROM E PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO
Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com
L’8 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle popolazioni Rom, istituita dall’ONU nel 1979.
Quando si parla di Shoah
difficilmente si ricorda che anche i Rom e i Sinti furono sterminati sotto il
nazismo e che quel genocidio riguardò ben 500.000 persone: i Rom lo chiamo
Porrajmos, il «divoramento». Quella persecuzione razziale, purtroppo, non è
terminata con la fine della seconda guerra mondiale e, proprio nel nostro
tempo, torna ad assumere aspetti che fanno inorridire ma dei quali sembra
esserci ben poca consapevolezza istituzionale.
A partire proprio dall’8 aprile, inizia in tutta Italia la
raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare “Norme per
la tutela e le pari opportunità della minoranza storico-linguistica dei rom e
dei sinti”, presentata per conto di 43 associazioni rom e sinte e con
l'adesione di ARCI, CGIL, UIL, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista.
Il testo della proposta di legge intende tutelare il patrimonio
linguistico-culturale dei rom e sinti con istituti analoghi a quelli previsti
dalla legge del 1999 per tutte le altre minoranze, sanzionare le
discriminazioni fondate sull'appartenenza ad etnie minoritarie in attuazione
del principio costituzionale di eguaglianza, contrastare i pregiudizi nei
confronti di questi gruppi sociali che sono causa della scarsa integrazione e
della loro marginalizzazione sociale ed economica.
Radicali Sondrio promuove un primo tavolo di raccolta firme per
sabato 11 aprile, dalle 9 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello.
Nella stessa occasione sarà anche possibile sottoscrivere un appello
rivolto al Consiglio comunale del capoluogo per l'istituzione
del Registro dei testamenti biologici, a partire dalla Proposta di
deliberazione di iniziativa popolare in base alla quale il Comune di Milano
ha regolamentato la materia nel 2013.
La petizione ricorda come già 133 Comuni (fra cui
Milano) e un'intera Regione (il Friuli Venezia Giulia) hanno deliberato
l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando operativo
quindi per quasi 14 milioni di italiani a livello locale (il 23% della
popolazione italiana); in altri 41 Comuni sono state presentate proposte di
mozioni o delibere in consiglio comunale e in alcuni casi con la modalità
dell'iniziativa popolare.
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