RADICALI SONDRIO: FINE ANNO AL CARCERE DI VIA CAIMI, ALLARME SOVRAFFOLLAMENTO
Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com
All’interno delle
iniziative promosse dal Partito Radicale per il Capodanno del 2016
(Marco Pannella e Rita Bernardini sono stati ieri
sera al carcere di Regina Coeli a Roma), una delegazione di
Radicali Sondrio composta da Claudia Osmetti e Giovanni
Sansi ha partecipato giovedì 30 dicembre 2015 a una visita
ispettiva alla casa circondariale di Sondrio, in via Caimi. Erano
presenti anche il senatore Pd Mauro Del Barba e il
sottosegretario agli Affari esteri Benedetto Della Vedova.
A seguire si è svolto un incontro con il garante comunale dei
diritti delle persone limitate nella libertà personale, Francesco
Racchetti.
“Abbiamo riscontrato una situazione di sovraffollamento sostanziale: a fronte dell’ultima relazione datata aprile 2015 del garante dei detenuti di Sondrio, infatti, al 20 dicembre 2015 nel carcere di via Caimi risultano 35 persone detenute (più una in permesso) contro una capienza regolamentare di 27 posti”, commenta Claudia Osmetti di Radicali Sondrio e membro del Comitato nazionale di Radicali italiani. “Certo una condizione migliorata rispetto alla presenza di oltre 60 detenuti di tre anni fa, ma sicuramente non ottimale. La struttura è antiquata: i servizi igienici sono fatiscenti, la sala computer (ristrutturata di recente) non è attrezzata, ci sono solo un paio di pc nella biblioteca. La maggior parte dei detenuti è straniera, motivo per cui una volta a settimana viene organizzato un corso di lingua italiana. Sono state fatte delle migliorie, come il parquet nuovo nella palestra, ma gli attrezzi sono ancora vecchi. Anche la sala colloqui è stata ristrutturata, ora è presente anche una sala adiacente per le visite famigliari”.
“Che il carcere di
Sondrio sia una struttura piccola e con problemi tutto sommato più
contenuti rispetto alle grandi realtà carcerarie del resto del
Paese non è una scusante”, conclude Osmetti: “Bisogna ricordare
che il diritto a una vita dignitosa dell’ultimo dei carcerati,
anche in Valtellina, è il diritto a una vita dignitosa di tutti”.
Nel corso della visita
è stato richiesto agli agenti della polizia penitenziaria di
compilare il questionario del Partito Radicale sullo stato
effettivo della condizione carceraria sondriese: sarà cura di
Radicali Sondrio rendere noti i dati non appena disponibili.
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