giovedì 10 gennaio 2013

INIZIA LA RACCOLTA FIRME PER GIOVANNI SANSI CANDIDATO ALLE REGIONALI.

COMUNICATO STAMPA

Lista di scopo “amnistia giustizia libertà”.

Nei giorni scorsi la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha nuovamente condannato l'Italia per il trattamento inumano e degradante di alcuni detenuti, ristretti in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati e in condizioni igienico-sanitarie indegne. Nella sentenza di condanna i giudici constatano che il problema del sovraffollamento carcerario in Italia è strutturale e che non riguarda solo il caso di questi ultimi ricorrenti: l'organo di giustizia internazionale infatti ha già ricevuto più di 550 ricorsi e pertanto invita il nostro Paese a porre rimedio immediatamente a questo stato di degrado e a dotarsi, entro un anno, di un sistema di ricorso interno.

E' a partire da questa emergenza - congiuntamente con lo sfascio della giustizia italiana che mortifica ogni possibilità di crescita del paese – che i Radicali hanno deciso di promuovere per le prossime elezioni la “lista di scopo” AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA'.

Per la circoscrizione provinciale di Sondrio alle elezioni del Consiglio della Lombardia, si candida l'esponente radicale GIOVANNI SANSI, per la cui presentazione inizia in questi giorni la raccolta delle firme necessarie: i primi appuntamenti per sostenere la lista radicale avranno luogo a Sondrio (piazza Campello) e Morbegno (piazza S.Antonio e piazza Mattei) sabato 12 gennaio e la mattina seguente.

E' inoltre possibile sottoscrivere la lista AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA' presso i Comuni di Sondrio (ufficio anagrafe), Morbegno e Cosio Valtellino.

Circa il contesto di disparità e illegalità, relativo all'espletamento delle procedure elettorali, che sta qualificando, come in passato, anche questa tornata, è d'obbligo ricordare che i Radicali sondriesi sono impegnati ancora oggi per ottenere chiarezza sulle presunte irregolarità riguardanti le firme del PdL alle scorse regionali, mentre a Roma, nella sede radicale, è stata consegnata alla delegazione degli osservatori dell’Osce, giunti in Italia per monitorare le prossime elezioni, la documentazione che prova come la fase di presentazione delle liste, l’accesso ai media e il sistema dei finanziamenti pubblici siano caratterizzati da gravi violazioni dei diritti civili dei cittadini e degli impegni assunti in sede internazionale dal nostro paese.


Morbegno, 10.01.13 p. RADICALI SONDRIO

Gianfranco Camero

e-mail: gianfrancocamero@gmail.com - tel. 0342610141

mercoledì 9 gennaio 2013

Firme Pdl


L'esposto radicale nei confronti del Pdl

I RADICALI PRESENTANO OPPOSIZIONE ALL'ARCHIVIAZIONE E CHIEDONO NUOVE INDAGINI

Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com 



Nei giorni scorsi, gli esponenti radicali Giovanni Sansi e Gianfranco Camero hanno depositato presso la Procura della Repubblica di Sondrio l'istanza di opposizione all'archiviazione del procedimento che trae origine da un esposto radicale riguardante presunte irregolarità commesse dal PdL nella raccolta delle firme a sostegno del candidato della circoscrizione provinciale, in occasione delle scorse elezioni regionali del 2010.


Infatti, a seguito del recente interessamento dei Radicali circa l'esito della vicenda ancora pendente con una lettera di sollecito al Procuratore, è stata notificata la richiesta di archiviazione al GIP, con facoltà di accedere agli atti.


Dalla consultazione del fascicolo giudiziario relativo all'indagine, svolta nei mesi seguenti all'esposto, si è constatato che, dei 1.304 sottoscrittori della lista provinciale del PdL che risultavano aver firmato in un unico luogo e data ovvero a Sondrio il 26 febbraio 2010 e con unica autenticazione dell'allora assessore provinciale Alberto Pasina (PdL), sono stati sentiti dagli incaricati di Polizia Giudiziaria un campione di poco più dell'uno per cento.

La maggioranza assoluta di questi ha dichiarato che l'autenticatore in questione non era presente e i rimanenti (con una sola eccezione) non sono stati in grado di poterlo affermare.

Alberto Pasina, sentito dagli investigatori, ha riconosciuto che il candidato Baitieri è stato deciso pochi giorni prima della scadenza dei termini e conseguentemente la raccolta di firme si è concentrata in quel breve lasso di tempo aggiungendo poi che, sebbene questa sia avvenuta con modalità e in luoghi diversi, l'autentica è stata materialmente “ratificata” dallo stesso in Sondrio.

I Radicali concordano pertanto circa la formulazione dell'eventuale sussistenza del reato di “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” a carico di Pasina, mentre contestano l’assoluta assenza di accertamenti per quanto riguarda i responsabili della presentazione della lista PdL, ai fini di eventuali ipotesi penali concorsuali.

Dal quadro delineato dagli inquirenti, sebbene in carenza di mirati e approfonditi elementi di indagine, emerge la conferma di quanto ipotizzato dai Radicali: la raccolta delle firme è avvenuta principalmente tramite fiduciari locali, forse già prima dell'indicazione del candidato, compilando talvolta i moduli con i dati anagrafici di presunti firmatari (questo spiegherebbe le 40 firme cancellate e i 676 certificati rilasciati anticipatamente), prevalentemente senza autenticatore o comunque diverso da quello poi indicato, il tutto nel contesto di illegalità tipico di queste procedure elettorali che, in mancanza di una soluzione, non potrà che riguardare anche le imminenti elezioni.

In conclusione, i ricorrenti hanno chiesto al GIP l'estensione delle indagini a tutti i sottoscrittori e i necessari accertamenti relativi ai responsabili della presentazione della lista PdL, nella convinzione che, stanti i tempi ristretti di raccolta delle firme (4 0 5 giorni), la candidatura di Baitieri mai avrebbe potuto perfezionarsi nel rispetto del dettato normativo.