12 referendum: no al finanziamento pubblico dei partiti e
per una giustizia giusta
I RADICALI INIZIANO UNA NUOVA RACCOLTA DI FIRME
Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com
Facendo seguito alle iniziative degli
scorsi mesi sulle proposte di legge di iniziativa popolare per la
legalizzazione dell'eutanasia e del testamento biologico, contro la tortura, a
favore della legalità e il rispetto della Costituzione
nelle carceri e per la depenalizzazione del consumo delle droghe con la
conseguente riduzione dell’impatto penale, i Radicali iniziano ora, anche in
provincia di Sondrio, la raccolta di firme per i 12 referendum
denominati “cambiamonoi” e “per una giustizia giusta”.
Il primo appuntamento con i cittadini che vogliono
sottoscriverle sarà sabato 29 giugno, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle
19, a Sondrio in piazza Campello, seguito poi da una presenza, in serata, al
"Summer Sound Festival" presso il parco Bartesaghi (parco Adda
Mallero) dalle 20 alle 23 circa.
Inoltre in tutti i Comuni italiani sono disponibili
i moduli per i referendum sulla giustizia mentre, per ora, solo a Sondrio e
Morbegno è possibile firmare gli altri referendum. Prosegue invece l'iniziativa
per l'eutanasia legale, sottoscrivibile, oltreché ai tavoli radicali, nei
seguenti Comuni: Sondrio, Morbegno, Cosio, Talamona, Ardenno, Berbenno,
Mantello, Cercino, Tirano, Villa di Tirano, Bianzone e Grosotto.
Questi
i 12 referendum:
1.
Per abolire il finanziamento pubblico dei partiti, attivato attraverso i
cosiddetti “rimborsi elettorali” che hanno aggirato il voto plebiscitario
abolizionista dei cittadini nel 1993. Vogliamo che i partiti siano finanziati
per la forza delle loro idee, e non in forza del loro potere.
2. Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille. Chiediamo
che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più
del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle
confessioni religiose) rimanga allo Stato.
3 . Divorzio breve, per eliminare i tre anni di
separazione obbligatoria prima di ottenere il divorzio, con l'intento di
ridurre il carico sociale e giudiziario che grava sui cittadini e sui tribunali
in termini di costi e durata dei procedimenti.
4.
Abrogazione di quelle norme della legge sulle droghe che riempiono le carceri
di consumatori. Essendo impossibile una vera legalizzazione, a causa di
convenzioni internazionali stipulate dall’Italia, vogliamo che sia evitata la
pena detentiva per fatti di lieve entità, mentre resterebbe la sanzione penale
pecuniaria.
5-6. Immigrazione: abrogazione delle norme che
ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare. Per cancellare il reato di
clandestinità, un reato aberrante che punisce una condizione anziché una
condotta e per eliminare quelle norme che incidono sulla clandestinazzazione e
precarizzazione dei lavoratori migranti.
7-8.
Per la responsabilità civile dei magistrati, perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo
Tortora: processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai e
affinché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per
i danni e per le ingiustizie patite.
9.
Per la separazione delle carriere dei magistrati, p0iché è un diritto del cittadino essere giudicato,
come avviene in tutte le democrazie occidentali, da un “giudice terzo”,
obiettivo e imparziale. Obiettività e imparzialità che si ottiene, come diceva
Giovanni Falcone, solo separando le carriere del Pubblico Ministero e del
Giudice.
10.
Per il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo, affinché centinaia di magistrati dislocati nei
vertici della Pubblica Amministrazione tornino alle loro funzioni originarie,
così da smaltire l’enorme quantità di processi che si sono cumulati, destinati
inesorabilmente a diventare carta straccia per prescrizione.
11.
Contro l’abuso della custodia cautelare, visto che attualmente migliaia di cittadini vengono
arrestati, e restano in carcere in attesa di processo per mesi, in condizioni
incivili. Perché il carcere preventivo, cioè prima della sentenza di condanna,
si applichi solo per reati gravi.
12. Per l’abolizione
dell’ergastolo, per dare piena applicazione alla Costituzione. La detenzione deve
averec come finalità la rieducazione del condannato: è un principio di civiltà
giuridica in clamorosa contraddizione con il carcere a vita e il “fine pena
mai”.