domenica 26 giugno 2016

Testamento biologico

Liberi di scegliere, anche a Sondrio

GRAZIE ALLE 600 FIRME E AL LAVORO DEI CONSIGLIERI VALENTI E CATONINI AL VIA IL REGISTRO DAT


Claudia Osmetti
claosmetti@gmail.com


Venerdì scorso il Consiglio Comunale di Sondrio ha approvato l’istituzione del registro del testamento biologico per i cittadini del capoluogo valtellinese. Radicali Sondrio, forte delle oltre 600 firme raccolte in merito all’appello rivolto allo stesso ente istituzionale per l’avvio di una discussione sul fine vita, non può che ringraziare il prezioso lavoro di collaborazione svolto in questi mesi dalla consigliera Pd Floriana Valenti e dal gruppo consigliare di Sondrio Città ideale (in particolar modo da Pantaleone Catonini e Marco Racchetti).

Il 19 gennaio scorso, per conto di Radicali Sondrio, Gianfranco Camero e Giovanni Sansi hanno consegnato al presidente del Consiglio comunale, Carlo Zanesi, 643 firme in calce all’appello per l’istituzione del Registro dei testamenti biologici: tra i sottoscrittori figuravano ben 17 consiglieri di maggioranza e tre di minoranza, oltre al senatore valtellinese della Lega Nord Jonny Crosio. L’approvazione di un registro sulle disposizioni anticipate di fine vita a Sondrio è però solo un tassello in più verso il pieno riconoscimento del diritto di libera scelta. 


“Siamo contenti che anche a Sondrio sia finalmente stato approvato il registro del testamento biologico, per il quale tra l’altro abbiamo raccolto più di 600 sottoscrizioni tra i valtellinesi, ma non è questo il momento di interrompere la richiesta di diritti civili in un Paese in cui le libertà individuali sono ancora ridotte al lumicino”, commenta Claudia Osmetti, membro valtellinese del Comitato Nazionale di Radicali Italiani ed esponente di Radicali Sondrio: “Ci auguriamo che altri Comuni della Provincia seguano l’esempio del capoluogo e degli oltre 150 municipi che in Italia si sono già dotati di un ufficio per le Dat, rendendo operativo il registro per il testamento biologico per quasi 15 milioni di italiani a livello locale, che rappresentano circa il 24% della popolazione. Un diritto che vale solo per qualcuno, però, non è un diritto: è un privilegio. Ecco perché la vera urgenza è quella di una legge nazionale che regolamenti l’intera materia”. 

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NE HANNO DATO NOTIZIA:

TellusFolio (mercoledì 27 giugno 2016): articolo disponibile qui.
IntornoTirano (mercoledì 27 giugno 2016): articolo disponibile qui.

Per vivere liberi... Almeno alla fine

 L'iniziativa di Radicali Sondrio

APPROVATO A SONDRIO IL REGISTRO DEL TESTAMENTO BIOLOGICO: PRIMO COMUNE IN VALTELLINA


Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com


Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di venerdì scorso, 24 giugno, è stato approvato il registro del testamento biologico a Sondrio. Nonostante il silenzio pressoché unanime della stampa locale a ricordare che l'approvazione è stata il frutto delle oltre 600 firme raccolte nei mesi scorsi da Radicali Sondrio sul tema, hanno dato notizia del registro:

La Provincia di Sondrio (domenica 26 giugno, articolo siglato F. Bet.):

A SONDRIO IL TESTAMENTO BIOLOGICO. UN REGISTRO NEGLI UFFICI COMUNALI
Negli uffici del Comune sarà istituito il registro per le “Dichiarazioni anticipate di trattamento”, nel quale i cittadini - se lo vorranno - potranno depositare il proprio testamento biologico con tutte le garanzie di riservatezza.
E’ quanto stabilisce il regolamento approvato venerdì sera in consiglio comunale, dopo un ampio dibattito in commissione e poi in aula. A portare la proposta sul tavolo dell’assemblea sono stati due consiglieri di maggioranza, Floriana Valenti del Pd e Marco Racchetti di Sondrio città ideale, con l’obiettivo di dotare Palazzo Pretorio del registro, anche in assenza di una normativa nazionale sul tema, come fatto da oltre un centinaio di Comuni in Italia. Il regolamento prevede la possibilità, per tutti i cittadini che lo vorranno, di depositare in Comune la propria Dichiarazione anticipata di trattamento, cioè il documento in cui una persona si esprime in merito alle terapie che intende accettare o meno, nell’eventualità in cui per una malattia invalidante o un trauma improvviso dovesse trovarsi in condizioni di incapacità di dare consenso informato. Sul tema in aula sono arrivati alcuni emendamenti “tecnici” della Lega, rispetto ad aspetti operativi del regolamento, e due proposte di modifica firmate da Chiara Pozzi di Sondrio anch’io, che chiedeva di escludere esplicitamente nel regolamento l’eutanasia passiva e la sospensione di alimentazione e idratazione, e di inserire un valore “non vincolante” delle dichiarazioni anticipate, elementi entrambi bocciati in aula.



Il Giorno (domenica 26 giugno, articolo a firma di Susanna Zambon):

TESTAMENTO BIOLOGICO, IL COMUNE DICE SI'. APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL REGISTRO IN MUNICIPIO
E’ stato approvato con i voti della maggioranza e due sì dai banchi della minoranza, ma dopo un’accesa discussione, il regolamento comunale per la disciplina del registro comunale delle dichiarazioni anticipate di trattamento. In parole semplici, il Comune di Sondrio avrà presto un registro per quello che viene definito testamento biologico. Il regolamento è stato portato in Consiglio comunale a Sondrio dalla consigliera Pd Floriana Valenti. Si parte dalla premessa che l’articolo 32 della Costituzione afferma che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”, “ribadendo - si legge nella proposta di delibera del Pd - la libertà dell’individuo di accettare o meno un determinato trattamento sanitario”, Nella proposta, la consigliera ha citato anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e il nuovo Codice di deontologia medica adottato dalla Federazione nazionale dei medici chirurgi e odontoiatri, per poi chiedere “di istituire preso i Servizi demografici del Comune di Sondrio il registro amministrativo delle dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) nel quale siano elencate le persone che rilasciano presso il Comune di Sondrio dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui attestano di aver redatto un testamento biologico”. E la discussione è stata più accesa che mai durante la seduta di venerdì. La maggioranza ha bocciato gli emendamenti proposti dal consigliere della Lega, Maurizio Piasini, che ha quindi deciso, come altri due consiglieri di minoranza, di votare contro, mentre tre sono stati gli astenuti. “Ho parecchie perplessità - ha affermato Piasini - soprattutto relativamente al fatto che non esiste, a monte, una legge che regoli queste dichiarazioni anticipate di trattamento. Tutti i Comuni che in Italia hanno adottato tale registro hanno regolamenti diversi, c’è troppa confusione”. 

CentroValle (sabato 2 luglio, articolo siglato Tdr):

ORA IL TESTAMENTO BIOLOGICO SI PUO' DEPOSITARE IN COMUNE
Il testamento biologico, d’ora in avanti, potrà essere depositato in Comune e inserito nell’apposito registro “Dichiarazioni anticipate di trattamento”. Il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento presentato venerdì dai consiglieri Floriana Valenti, del Pd, e Marco Racchetti, di Sondrio città ideale.
I cittadini sondriesi, quindi, potranno informare il Comune riguardo alle proprie intenzioni in merito alle cure da adottare sulla propria persona in caso di impossibilità dell’interessato. Attraverso il testamento biologico, infatti, è possibile specificare la propria intenzione a ricevere o meno le cure in caso di malattia invalidante o trauma improvviso che rendesse impossibile al malato di rendere il proprio consenso, ad esempio, all’interruzione delle cure.
Attualmente non esiste una normativa nazionale che regola il tema, ma diversi Comuni italiani si sono regolati autonomamente.
In sede di consiglio comunale la Lega Nord ha presentato alcuni emendamenti riguardanti aspetti operativi del regolamento, mentre Chiara Pozzi, di Sondrio anch’io, ha chiesto di escludere dal regolamento l’eutanasia passiva e la sospensione di alimentazione e idratazione. Proposte che, insieme al suggerimento di non rendere la dichiarazione vincolante, sono state rigettate dal consiglio.