venerdì 18 marzo 2016

Carcere di via Caimi

Francesco Racchetti a La Provincia di Sondrio

IL GARANTE DEI DETENUTI: "COSI' NON VA, IMPOSSIBILE LAVORARE CON LA DIRETTRICE"

Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com


Riportiamo, e vi proponiamo, un articolo apparso sul quotidiano locale La Provincia di Sondrio pubblicato a pagina 16 dell'edizione di mercoledì 16 marzo 2016:

Il garante dei detenuti chiede sostegno al Comune, perché “con le modalità imposte dalla direttrice non posso svolgere il mio lavoro”. L’ha detto ieri sera in commissione Francesco Racchetti, garante comunale delle persone limitate nella libertà, presentando la relazione annuale sulle sue attività in carcere: il documento elenca diversi problemi sorti dopo l’insediamento della direttrice Stefania Musso, con vari aspetti sui quali Racchetti ha chiesto “una presa di posizione” da parte del Comune. E la gran parte dei consiglieri presenti ieri sera ha intenzione di rispondere all’appello: dopo molti interventi a sostegno del garante, il presidente del consiglio comunale Carlo Zanesi ha preannunciato che nella riunione dei capigruppo “si cercherà di trovare la soluzione operativa per rendere concreto l’impegno”. Voce fuori dal coro, quella di di Gianmario Palotti di Sondrio democratica, secondo il quale “è inopportuno che l’amministrazione prenda posizione”, fermo restando l’apprezzamento per l’opera di Racchetti. Il garante, dal canto suo, ha sottolineato che “se il consiglio comunale riterrò che il modo in cui mi sono mosso non sia più adeguato, tirerò le mie conclusioni conseguenti”, anche perché “in questa situazione - ha detto - non posso svolgere il mio lavoro”. 
I problemi evidenziati nella relazione riguardano sia gli incontri con i detenuti, sia i progetti avviati negli anni scorsi. “In precedenza nel carcere tenevo colloqui quindicinali, incontrando una decina di detenuti ogni volta - ha spiegato Racchetti -, in sezione dove tutti potevano vedermi e capire il mio ruolo. Da quando è cambiata la direzione del carcere gli incontri si sono praticamente azzerati, tanto che da ottobre in poi ho incontrato un solo detenuto. La direttrice ha imposto che i colloqui con il garante fossero sempre richiesti a lei e che le richieste venissero motivate, ma poiché gli incontri spesso riguardano argomenti di estrema delicatezza, se viene chiesto di dichiararne il motivo le persone si ritirano”. Gli incontri inoltre sono stati spostati in spazi esterni alla sezione, ha detto Racchetti, il che “ha grande impatto simbolico e pratico”, secondo il garante, perché “i detenuti hanno percepito che il garante non entra in sezione, e per chi non conosce questa figura diventa difficile capirne il ruolo”.  
Altrettanto problematica secondo Racchetti è la situazione dei progetti legati all’accordo fra Provincia e Provveditorato regionale che ha portato alla realizzazione dei nuovi spazi didattici nella struttura di via Caimi. “Il protocollo - ha sottolineato il garante - prevedeva esplicitamente la creazione di un laboratorio di informativa, che non è stato allestito. Ho parlato del progetto fin dal primo incontro con la direttrice, trovando però una risposta negativa anche sprezzante”. Anche nelle iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte alle scuole e alla cittadinanza “l’attivitò del garante è stata rifiutata”, ha detto Racchetti, “tant’è che accompagnerò i ragazzi del liceo Piazzi Perpenti a Bollate e a San Vittore, ma non a Sondrio”. E così secondo Racchetti il ruolo viene svuotato. 




Legalizziamo!

Basta una firma, on line 

UNA PETIZIONE EUROPEA PER CHIEDERE DI CAMBIARE LA NORMATIVA SULLE DROGHE


Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com


Oggi, l'Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani hanno depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge d’iniziativa popolare per la regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati. 

Aspettando di poter partire con la raccolta firme, Radicali Sondrio vi invita a sottoscrivere questa petizione diretta al Parlamento europeo per chiedere di cambiare la propria normativa in materia di droghe. Per firmare basta collegarsi a questo indirizzo.

La petizione (disponibile anche in francese, spagnolo, tedesco e inglese), può essere firmata anche dai minorenni o dagli stranieri residenti sul suolo dell'Unione Europea.



Ultimi tavoli per il testamento biologico

Sabato 19 e 26 marzo a Chiavenna e Bormio

TORNANO I GAZEBO RADICALI PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO IN LOMBARDIA

Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com


Ultime due occasioni per firmare la proposta di legge riguardante l'istituzione in Lombardia del Registro dei testamenti biologici e l'inserimento delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) nella Tessera sanitaria regionale.

I gazebo di RADICALI SONDRIO saranno presenti sabato 19 marzo, dalle 10 alle 19 (con una pausa pranzo), a Chiavenna in piazza Bertacchi e sabato 26 marzo, dalle 10 alle 18 (con una pausa pranzo) a Bormio in via Roma (slargo presso Torre Alberti).