martedì 29 dicembre 2015

30 dicembre in carcere

Ispezione alla casa circondariale di via Caimi 

RADICALI SONDRIO ASSIEME AL SOTTOSEGRETARIO DELLA VEDOVA IN VISITA AL CARCERE DI SONDRIO

Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com


Una delegazione di Radicali Sondrio parteciperà domani, mercoledì 30 dicembre 2015, alla visita ispettiva alla casa circondariale di Sondrio organizzata dal senatore Benedetto Della Vedova. Sarà l'occasione per fare il punto sul sistema carcerario in Valtellina e sulla struttura di via Caimi che, tra le poche in Italia, non presenta più problemi di sovraffollamento, come indicato dall'ultima relazione del garante dei diritti delle persone limitate nella libertà personale per la provincia di Sondrio, Francesco Racchetti.  



mercoledì 16 dicembre 2015

Raccolta firme

Testamento biologico, eutanasia e cannabis terapeutica

SABATO 19 DICEMBRE A BORMIO ARRIVA IL CAMPER DEI DIRITTI DI RADICALI SONDRIO

Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com


Per l'intera giornata di sabato 19 dicembre, dalle 10 alle 19 (con una pausa pranzo), a Bormio in piazza S. Vitale (estremità ovest di via Roma), sarà presente il camper dei diritti di Radicali Sondrio.
Verranno raccolte le firme per due proposte di legge regionali ed una petizione:
·      istituzione del Registro regionale lombardo deitestamenti biologici e inserimento delle disposizioni nella Tessera sanitaria regionale;
·      attuazione anche in Lombardia del decreto del 2007 del Ministero della Salute che  ha riconosciuto valore farmacologico ad alcuni derivati medicinali della Cannabis,  consentendo quindi l'accesso alle cure con farmaci a base di cannabinoidi;

·      la petizione #IoStoConMax, riguardante Max Fanelli, malato di SLA di Senigallia, che si è autosospeso le terapie, per sollecitare la mancata discussione sulle proposte di legge in materia di fine vita, fra cui quella dell'Associazione Luca Coscioni, depositata con  67 mila firme più di due anni fa.




giovedì 26 novembre 2015

Sabato in piazza

A Sondrio metà dei consiglieri comunali a favore del registro del testamento biologico

SI FIRMA ANCORA SU CANNABIS TERAPEUTICA, TESTAMENTO BIOLOGICO ED EUTANASIA


Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com



Sabato 28 novembre, dalle 9:30 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello, Radicali Sondrio sarà di nuovo presente per consentire ai cittadini di sottoscrivere le due proposte di legge regionali a favore della cannabis terapeutica e del testamento biologico, per cui sono già state raccolte 300 firme per ciascuna.
Sarà disponibile anche la petizione #IoStoConMax, riguardante Max Fanelli, malato di SLA di Senigallia, che si è autosospeso le terapie, rivolgendosi ai capigruppo parlamentari per denunciare la mancata discussione sulle proposte di legge di iniziativa popolare e parlamentare in materia di fine vita, fra cui quella dell'Associazione Luca Coscioni, depositata con oltre 60 mila firme più di due anni fa.

A livello locale, con l'adesione di Salvatore Ambrosi e William Limuti si è intanto raggiunta la metà dei consiglieri comunali sondriesi favorevoli all'istituzione del  Registro dei testamenti biologici nel capoluogo: hanno infatti sottoscritto il relativo appello 13 consiglieri di maggioranza e 3 della minoranza (su un totale di 32), in aggiunta a circa 600 cittadini.
E' il caso di ricordare che già 151 Comuni, una Provincia (Cagliari) e una Regione (il Friuli Venezia Giulia) hanno deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando quindi operativo per quasi 15 milioni di italiani a livello locale (quasi il 24% della popolazione italiana).

Riteniamo che anche a Sondrio, le ormai numerose e significative adesioni, testimonino la volontà diffusa di responsabilizzare l’amministrazione pubblica nella ricezione e validazione gratuita dei biotestamenti al livello più vicino al cittadino, mandando così anche un messaggio molto chiaro al Parlamento in grave ritardo nell'affrontare la questione con una legge nazionale.

lunedì 9 novembre 2015

Comitato Parco Alex Langer

15 Ottobre 2015

 Le cittadine e i cittadini sottoscritte/i chiedono di poter dare ricordo e giusti meriti ad una delle più grandi figure del panorama culturale e politico italiano ed europeo: Alex Langer (1946-1995), “costruttore di ponti, saltatore di muri, esploratore di frontiera”. Costituiscono pertanto il Comitato Parco Alex Langer Milano, con lo scopo di chiedere di intitolare ad Alex Langer un parco / piazza / via di Milano, possibilmente comprendente o collegato ad un ponte e senza recinzioni.

 Il Comitato si impegna entro 15 giorni a: 
 redarre una breve biografia di Alex Langer al fine di mettere in rilievo l’importanza storica, culturale e politica; 
 raccogliere le adesioni dei cittadini e delle associazioni a supporto della presente istanza;  chiedere al Sindaco e all’Assessore alla Cultura di fare propria la richiesta e di dar comunicazione alla cittadinanza del suo esito;
 coinvolgere i consiglieri di zona e i consiglieri comunali interessati a sostenere questa richiesta affinché la presentino nelle sedi istituzionali. L'adesione al Comitato è aperta a chiunque ne sottoscriva le finalità.

Per aderire vai al Gruppo aperto del Comitato Parco Alex Langer

sabato 7 novembre 2015

Ecco i risultati del tavolo a Sondrio , Piazzale Bertacchi  dalle 9.30 alle 12.30, partecipanti 3

Cannabis terapeutica :45 
Test. Biologico Lombardia : 50
Test Biologico Comunale : 37
Contributi: 87 euro  ( 18 euro per vendita libri cannabis)


Giovanni Sansi

mercoledì 4 novembre 2015

Legge regionali sulla Cannabis Terapeutica e il Testamento Biologico

Sabato 7 novembre 2015, dalle 9.15 alle 13, a Sondrio, in piazzale Bertacchi, ci sarà il tavolo di raccolte firme per le proposte di legge regionali sulla Cannabis Terapeutica e il Testamento Biologico nonché per l'appello locale sempre sul TB.

giovedì 22 ottobre 2015

Proposte di legge regionali

Sondrio: 14 consiglieri su 32 a favore del registro dei testamenti biologici

ORA SI FIRMA SU CANNABIS TERAPEUTICA E TESTAMENTO BIOLOGICO IN LOMBARDIA

Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com


Riprende l'iniziativa di Radicali Sondrio a favore della cannabis terapeutica e del testamento biologico con due occasioni per i cittadini di firmare le relative proposte di legge regionali: sabato 24 ottobre, dalle 9:30 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello e a Morbegno in piazza S. Antonio.
I Comitati promotori, costituiti da Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni, Possibile e altre associazioni, si propongono di raccogliere entro 6 mesi le 5.000 firme necessarie per vincolare il Consiglio Regionale lombardo alla discussione delle due leggi.
Sul primo argomento va ricordato che già nel 2007 il Ministero della Salute ha riconosciuto valore farmacologico ad alcuni derivati medicinali della Cannabis, demandando la regolamentazione all'autonomia delle Regioni: in 12 hanno provveduto ad adottare la normativa regionale e a consentire l'accesso alle cure con farmaci a base di cannabinoidi, mentre in Lombardia manca una legislazione specifica.
Le proprietà terapeutiche della Cannabis, sempre più frequente oggetto di studi scientifici, dimostrano effetti positivi sia nell'ambito delle terapie del dolore che in patologie come glaucoma, epilessia, emicrania, artrite reumatoide, ictus, SLA,, anoressia, spasticità muscolare, malattie neurodegenerative ed altre ancora.
E' necessario quindi evitare che i prezzi elevati a causa dell'importazione della terapia, il lungo iter burocratico che rallenta la distribuzione e la disinformazione dei medici stessi portino alcune famiglie a rivolgersi al mercato nero, creando un paradosso in cui il "paziente-criminale" finanzia le narcomafie a causa delle inadempienze del Servizio Medico Sanitario Nazionale e Regionale. 
Con l'altra proposta di legge si intende istituire e regolamentare il Registro Regionale delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT), ovvero le dichiarazioni con le quali un cittadino esprime le proprie volontà nel caso in cui venga a trovarsi in uno stato di incapacità di intendere e di volere che, sulla base dei parametri scientifici riconosciuti a livello internazionale, comporti una perdita di coscienza definitiva ed irreversibile.
Inoltre in considerazione della concorrente competenza regionale in materia di tutela della salute e ritenendo opportuno utilizzare strumenti e strutture già presenti sul territorio, si prevede che le DAT siano depositate presso le Aziende sanitarie e memorizzate nella Carta Sanitaria Regionale del cittadino.

Prosegue intanto l'iniziativa locale, in corso da alcuni mesi, con l'appello per il Registro dei testamenti biologici nel capoluogo, che, in aggiunta alle firme dei cittadini, vede salire a quota 14su 32 il numero dei consiglieri sondriesi favorevoli. Queste le nuove adesioni: Carlo Zanesi, Presidente del Consiglio comunale; Patrizia LorenziniDonatella Di ZinnoGiuseppe De FeliceMarco AlbertiRoberta Songini, Luca Balducci, consiglieri comunali; Angelo Schena.


sabato 13 giugno 2015

Raccolta firme

Testamento biologico e riconoscimento di Rom e Sinti

ALTRE SOTTOSCRIZIONI "ILLUSTRI" AI NOSTRI TAVOLI: PROSEGUE LA RACCOLTA FIRME DI RADICALI SONDRIO


Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com


L'iniziativa di Radicali Sondrio sulla proposta di legge per il riconoscimento della minoranza Rom e Sinti (208 firme) e per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici nei Comuni (316 firme), nel corso dell'ultimo mese, ha visto aggiungersi alcune adesioni significative. Dopo il Sindaco di Sondrio, anche quello di Morbegno, Andrea Ruggeri, ha sottoscritto il testo a favore di Rom e Sinti, mentre per il testamento biologico hanno firmato il Sen. Jonny Crosio (Lega Nord), il consigliere comunale morbegnese Maurizio Pasina e il consigliere sondriese Filippo Rebai.

Sarà possibile firmare per queste proposte sabato 13 giugno, dalle 9:30 alle 12:30, a Sondrio in piazza Garibaldi (davanti al Bar Sport).


Intanto la Commissione Europea ha formalizzato in una lettera al governo italiano l'accusa di  violazione della direttiva 2000/43/CE che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dall’origine etnica. L’articolo 3 della direttiva vieta la discriminazione in materia di “accesso a beni e servizi e alla loro fornitura, incluso l’alloggio”.  Ora, nella Capitale - come in altre città italiane - per accedere alle graduatorie delle case popolari o affitti agevolati, vengono escluse le persone che vivono nei villaggi attrezzati, anche se cittadini italiani. Questa esclusione, che comprende principalmente i residenti dei campi per rom, ha innescato il circolo vizioso dell’emergenza abitativa e dunque la necessità del “sistema campi”. Solo nel 2013 il Comune di Roma ha speso 25 milioni di euro per la gestione di campi dove vivono appena 1200 famiglie. Al contrario tutti i progetti europei di inserimento abitativo sono stati finanziati attraverso fondi europei destinati all’integrazione sociale dei cittadini Rom, ma il nostro Paese non ha mai fatto richiesta di questi fondi UE, preferendo spendere milioni di euro dei cittadini italiani per la politica illegale di segregazione razziale nei campi. Peraltro in Italia i cittadini Rom, Sinti e Camminanti rappresentano lo 0,2% della popolazione, cioè circa 170 mila individui (una delle percentuali più basse in Europa): di questi, solo il 2-3% pratica ancora forme di nomadismo (secondo una indagine condotta dal Senato). 40 mila vivono in campi, i restanti in abitazioni, eppure oltre I`80% degli italiani continua a ritenere che Rom e Sinti siano «nomadi».


Dopo la risposta del governo ora è in corso un'indagine, al termine della quale, la Commissione potrà avviare una procedura di infrazione con la messa in mora. Nell'eventualità di una condanna dovremmo scegliere se pagare ogni anno una salatissima multa europea per non aprire le liste anche alle persone rom residenti nei campi, oppure accedere alle linee di finanziamento europeo che possano pagare interamente tutti i progetti di inserimento sociale tra cui case popolari e aiuto all’affitto come è stato già fatto in altri paesi europei.

Peste gialla in Valtellina

Stampa libera, ma non troppo

NELLE REDAZIONI DE LA PROVINCIA E IL GIORNO CON QUESTO COMUNICATO STAMPA PROVOCATORIO


Claudia Osmetti
cla.osmetti@gmail.com


Sabato scorso (6 giugno 2015) una delegazione di Radicali Sondrio si è presentata alle redazioni valtellinesi de La Provincia di Sondrio e Il Giorno con questo comunicato stampa - manifesto provocatorio:




Si tratta di una prima pagina (ideale, ovvio) del più diffuso quotidiano valtellinese, creata direttamente da noi. Dopo più di un mese di raccolte firme in merito alla proposta di legge sul riconoscimento di Rom e Sinti e l'appello al Comune di Sondrio per l'istituzione del registro del testamento biologico, infatti, i due principali giornali della Valtellina non ci hanno dedicato nemmeno un piccolo box. Neanche una riga, cioè, è stata spesa per informare il cittadini della nostra presenza in piazza. 

Così abbiamo deciso di pensarci noi. E abbiamo consegnato questo comunicato stampa - provocazione direttamente ai direttori dei giornali in questione. Oggi, a distanza di una settimana, qualche piccolo risultato sulla stampa locale lo abbiamo ottenuto. 

venerdì 8 maggio 2015

Riprende la raccolta firme

Nuove sottoscrizioni alle nostre iniziative

ANCORA IN PIAZZA PER IL RICONOSCIMENTO DI ROM E SINTI E IL TESTAMENTO BIOLOGICO

Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com

Radicali Sondrio riprende l'iniziativa sulla proposta di legge per il riconoscimento della minoranza Rom e Sinti e per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici nel capoluogo: sarà possibile firmare sabato 9 maggio, dalle 9:30 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello.
Si sono aggiunte intanto le sottoscrizioni dei consiglieri comunali sondriesi Marco Racchetti e Pantaleone Catonini su entrambe le proposte, mentre il loro collega Matteo Barberi ha aderito all'appello per il testamento biologico.
Il testo della proposta di legge intende tutelare il patrimonio linguistico-culturale dei Rom e Sinti con istituti analoghi a quelli previsti dalla legge del 1999 per tutte le altre minoranze, sanzionare le discriminazioni fondate sull'appartenenza ad etnie minoritarie in attuazione del principio costituzionale di eguaglianza, contrastare i pregiudizi nei confronti di questi gruppi sociali che sono causa della scarsa integrazione e della loro marginalizzazione sociale ed economica.
Al momento il nostro sistema giuridico non prevede una normativa che disciplini la dichiarazione anticipata di fine vita. Tuttavia gli articoli 13 e 32 della Carta Costituzionale conferiscono ad ogni individuo piena e libera facoltà di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi, il che dimostrerebbe l’esistenza di un vero e proprio diritto all'autodeterminazione, quale specificazione del più ampio diritto alla dignità umana.

Con già 137 Comuni e una intera Regione (il Friuli Venezia Giulia) che hanno istituito un registro del testamento biologico - risultando operativo quindi per quasi 14 milioni di italiani a livello locale (il 23% della popolazione italiana) – appare evidente il largo consenso che il tema riscuote fra i cittadini, che intendono così mettere in mora il Parlamento per l'ignavia sinora dimostrata.

mercoledì 15 aprile 2015

In piazza per Rom e testamento biologico

Sindaco di Sondrio firma per il riconoscimento di Rom e Sinti

PROSEGUE LA CAMPAGNA SUL RICONOSCIMENTO DI ROM E SINTI E PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO

Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com

Continua l'iniziativa di Radicali Sondrio sulla proposta di legge a favore della minoranza Rom e Sinti e per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici nel capoluogo: nuovo tavolo di raccolta firme sabato 18 aprile, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30, a Sondrio in piazza Campello (lato sud chiesa).

Nel corso della prima uscita di sabato scorso, il Sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, ha firmato (foto) per il riconoscimento della minoranza Rom e Sinti, così come il Consigliere provinciale Sandro Sozzani e la Consigliera comunale Floriana Valenti; quest'ultimi hanno anche sottoscritto l'appello sul testamento biologico, al quale ha dato il suo consenso anche il Consigliere comunale Andrea Massera.

Con oltre 12 milioni distribuiti in tutti i Paesi, Rom e Sinti sono la più grande minoranza europea. Non hanno una terra di riferimento, neppure l’India delle lontane origini, e diversamente da altre minoranze non avanzano rivendicazioni territoriali, quindi non hanno mai fatto guerre per per avere una patria, non hanno sedi di rappresentanza, sono cittadini del luogo nel quale vivono: rappresentano perciò il perfetto popolo europeo, ma ciononostante sono il popolo più discriminato d’Europa.

Presenti nel nostro Paese sin dal 1400, sono la minoranza storico-linguistica più svantaggiata e stigmatizzata nonostante gli obblighi internazionali e comunitari dell’Italia e gli interventi di numerose organizzazioni internazionali, tra cui il Consiglio d’Europa, l’OSCE e l’Unione europea. In Italia sono circa 150.000, per oltre la metà cittadini italiani, ma tuttavia continuano a essere considerati fondamentalmente come estranei e nomadi.

Anche per questa irriducibilità all’omologazione, le amministrazioni pubbliche hanno sempre perseguito una politica del contenimento e della marginalizzazione. Eppure la partecipazione di Rom e Sinti alla vita collettiva con il proprio contributo umano e culturale è necessario per superare l’esclusione di un popolo che ha attraversato secoli di discriminazione fino allo sterminio razziale e che non deve rimanere confinato nei ghetti fisici e spirituali, nei quali troppo spesso viene relegato destinandolo all’assistenza e non alla propria responsabilità.

Il testo della proposta di legge intende tutelare il loro patrimonio linguistico-culturale con istituti analoghi a quelli previsti dalla legge del 1999 per tutte le altre minoranze, sanzionare le discriminazioni fondate sull'appartenenza ad etnie minoritarie in attuazione del principio costituzionale di eguaglianza, contrastare i pregiudizi nei confronti di questi gruppi sociali che sono causa della scarsa integrazione e della loro marginalizzazione sociale ed economica.

Quanto al testamento biologico, sulla scia di 135 Comuni (fra cui Milano) e un'intera Regione (il Friuli Venezia Giulia), le 63 firme raccolte in poche ore sull'appello rivolto al Consiglio comunale sondriese testimoniano la volontà diffusa di responsabilizzare l’amministrazione pubblica nella ricezione e validazione gratuita dei biotestamenti al livello più vicino al cittadino, mandando così anche un messaggio molto chiaro al Parlamento in grave ritardo nell'affrontare la questione con una legge nazionale.