venerdì 25 gennaio 2013

Lista di scopo “amnistia giustizia libertà”.

La lista AGL è votabile solo per il Senato della Repubblica, poichè a causa dell'insufficiente numero di firme, non sono state ammesse le liste per la Camera dei Deputati e per la Regione Lombardia.
radicali sondrio

COMUNICATO STAMPA

APPELLO A FIRMARE PER CONSENTIRE LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE RADICALI.
I CANDIDATI LOCALI: GIOVANNI SANSI, FRANCO GIANONCELLI E GIANFRANCO CAMERO. 


Nello scorso fine settimana è iniziata anche in provincia di Sondrio la raccolta di firme per consentire la presentazione delle liste “AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA'” promosse dai Radicali.
Sebbene le prime uscite abbiano avuto un riscontro molto positivo da parte dei cittadini, i Radicali rivolgono un appello alla sottoscrizione nel poco tempo che ancora rimane, tenuto conto che i partiti rappresentati nel Consiglio regionale, come ultimo atto della naufragata legislatura, hanno deciso all'unanimità che quelli che avevano denunciato lo scandalo delle firme false e taroccate nella scorsa elezione dovevano raccogliere le firme mentre loro no...
I prossimi appuntamenti saranno a Sondrio (piazza Campello) e Morbegno (piazza S. Antonio e piazza Mattei) sabato 19 gennaio e la mattina seguente.
È inoltre possibile sottoscrivere la lista AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTÀ presso i Comuni di Sondrio (ufficio anagrafe e sportello del cittadino), Morbegno, Cosio Valtellino, Talamona e Traona.
Volutamente “lista di scopo” per rientrare nella legalità dopo 25 anni di ripetute condanne delle Corti europee a causa dello sfascio del sistema giudiziario e penitenziario, con 10 anni per arrivare ad una sentenza definitiva, 9 milioni di processi arretrati, 170mila prescrizioni (di classe) all'anno, 67mila detenuti in 45mila posti regolamentari, il 40% dei reclusi ancora in attesa di giudizio e il 50% di questi che risulterà innocente...

I candidati locali inseriti nelle liste sono:

per il Consiglio regionale ed il Senato

GIOVANNI SANSI, 45 anni, artigiano falegname, iscritto al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale ed alle associazioni Radicali dall'inizio degli anni '90.
Da una decina di anni referente locale per il Partito Radicale, ha partecipato attivamente a tutte le campagne elettorali che hanno visto impegnati i Radicali, dalle liste “Bonino-Pannella” alla “Rosa nel Pugno” oltreché alle iniziative politiche referendarie sui diritti civili e le libertà economiche e più recentemente alle manifestazioni per l'amnistia, associandosi al digiuno di Marco Pannella.
Promotore di ripetute manifestazioni di denuncia riguardanti la gestione della Sezione Fallimentare del Tribunale di Sondrio che da trent'anni è coinvolta in scandalosi episodi di saccheggio delle risorse di aziende fallite o fatte fallire, ha difeso la libertà di stampa contro chi non tollera la critica civile all'operato della magistratura e visitando in diverse occasioni il carcere cittadino ha segnalato la situazione di sovraffollamento e la scarsità di attività riabilitative nonché l’inutilità, per i detenuti e per la società, della reclusione.
Convinto sostenitore della necessità dell'autofinanziamento della politica, è da sempre contrario ai finanziamenti pubblici ai partiti, ai sindacati e alle chiese, attivandosi per raccogliere fondi all'insegna del motto “o li chiedi o li rubi”.

per il Senato


FRANCO GIANONCELLI, presidente dell’Associazione “Avanti Diritto”, che per la sua storia, per il suo vissuto, per le sue battaglie è il miglior candidato al parlamento che la Provincia di Sondrio possa esprimere per rappresentare la lista “Amnistia Giustizia e Libertà”, che fa dei diritti umani e della giustizia il proprio cavallo di battaglia.
La sua storia inizia nel 1997 con l’iniquo fallimento della propria azienda, che chiude e i dipendenti vengono licenziati. Perde il suo patrimonio frutto di anni di sacrifici di più generazioni. La salute e il cuore ne risentono (è portatore di pace maker).
Ma poiché crede nella giustizia e si fida delle istituzioni non ci sta. Con uno scatto d’orgoglio inizia a combattere con dignità e determinazione quella che negli anni diventerà una sempre più ardua battaglia.
Lo fa per avere ristoro dei torti subiti, per ridare credibilità alla propria azienda, nell’interesse di quegli stessi creditori in nome dei quali il fallimento è stato dichiarato e che a distanza di oltre quindici anni stanno ancora aspettando di ricevere un euro.
Si sono susseguite cause civili, denunce penali, sensibilizzazioni a mezzo stampa. È stato quasi tutto inutile. Le sue domande sono state sistematicamente rigettate, le sue denunce archiviate e le informazioni a mezzo stampa punite. Eppure la sua vicenda ha consentito di far scorgere uomini e fatti, interni al sistema giudiziario della provincia di Sondrio, che usano la giustizia come strumento e paravento per interessi personali, con una continuità inquietante, come denunciano i radicali dal 1987, dalla campagna che contribuì alle dimissioni dalla magistratura del Presidente del Tribunale di Sondrio Luigi Minotta, indagato per interesse privato in atti d’ufficio.
Ecco perché alla veneranda età di ottant’anni ha accettato di candidarsi al parlamento per mettere la sua esperienza al servizio di tutti.

per la Camera

GIANFRANCO CAMERO, radicale sin dalla tenera età, vittima delle “ultimarie” che, diversamente dalle più note primarie, investe della candidatura il perdente ovvero chi meno di altri riesce a trovare giustificazioni per sottrarsi: così forse non si seleziona il migliore, ma sicuramente si sceglie il più “disinteressato”.

Morbegno, 16.01.13 p. RADICALI SONDRIO

Gianfranco Camero

e-mail: gianfrancocamero@gmail.com - tel. 0342610141

giovedì 24 gennaio 2013

Sentenza Tar


Più di 600 euro di spese legali

IL COMUNE DI MILANO DOVRA' PAGARE MARCO CAPPATO PER IL MANCATO ACCESSO AGLI ATTI SUI DESTINATARI DEI BIGLIETTI OMAGGIO DI SANSIRO 

Radicali Sondrio
radicalisondrio@gmail.com



Il TAR Lombardia ha condannato  il Comune di Milano a pagare al Presidente del Gruppo Radicale – federalista europeo, Marco Cappato, 600 Euro di spese di lite -più altri oneri- per il mancato accesso agli atti, nei termini di legge, sui destinatari dei biglietti omaggio di San Siro.
Il Comune fornì gli elenchi fuori dai termini, a seguito del ricorso di Cappato, facendo dunque cessare la materia del contendere, ma determinando comunque la “soccombenza virtuale” del Comune e il pagamento delle spese.