venerdì 22 febbraio 2013

Un voto radicale per la lista: AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA'


radicali sondrio


COMUNICATO STAMPA 

UN VOTO RADICALE AL SENATO PER LEGALIZZARE SONDRIO E L'ITALIA. 


DICHIARAZIONE DI GIOVANNI SANSI.

Con l'eliminazione dalla competizione elettorale regionale e per la Camera dei Deputati della lista AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA', che ha posto come obiettivo prioritario quello di interrompere le condizioni di criminalità delle istituzioni lombarde e nazionali, il voto radicale sarà possibile solo per la competizione al Senato, dove sono presenti quei militanti radicali che hanno condotto l'unica lotta politica e giudiziaria di alternativa al sistema di potere Formigoni-Penati-Compagnia delle Opere-Cooperative, avendo scoperto e denunciato la truffa delle firme false del Pdl ed ottenuto le dimissioni di due Consiglieri regionali (uno del Pd, Costanzo, e uno del Pdl, Pozzi), eletti ancorché incandidabili.

Nella lista AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA' per il Senato i candidati locali sono:

GIOVANNI SANSI, iscritto al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale ed alle associazioni Radicali dall'inizio degli anni '90 e da una decina di anni referente locale per il Partito Radicale, ha partecipato attivamente a tutte le campagne elettorali che hanno visto impegnati i Radicali, dalle liste “Bonino-Pannella” alla “Rosa nel Pugno” oltreché alle iniziative politiche referendarie sui diritti civili e le libertà economiche e più recentemente alle manifestazioni per l'amnistia, associandosi al digiuno di Marco Pannella.
FRANCO GIANONCELLI, presidente dell’Associazione “Avanti Diritto”, che per la sua storia, per il suo vissuto, per le sue battaglie è il miglior candidato al parlamento che la provincia di Sondrio possa esprimere per rappresentare la lista “Amnistia Giustizia e Libertà”, che fa dei diritti umani e della giustizia il proprio cavallo di battaglia.

Per la campagna elettorale è stato realizzato un manifesto con l'immagine dei due candidati, affisso in tutta la provincia, dove si chiede provocatoriamente agli elettori: “Vi siete chiesti quanti arrestati, indagati e coinvolti in scandali ci sono stati nel partito che avete votato alle precedenti elezioni? E chi sono coloro che, dal governo e dall’opposizione, hanno accumulato l’attuale spaventoso debito pubblico e consentito lo sfascio della giustizia? Sono quelli che ora chiedono il “voto utile” (certamente per loro) e promettono di cambiare!... se volete crederci ancora...”
Sempre nel manifesto, un rimando al sito di Radicali Sondrio per conoscere “alcune scomode verità sul tribunale di Sondrio”, riguardanti principalmente la gestione della Sezione fallimentare che da trent'anni è coinvolta in scandalosi episodi di saccheggio delle risorse di aziende fallite o fatte fallire e su cui i Radicali hanno promosso ripetute manifestazioni di denuncia.

Giovanni Sansi, a cui l'ottusa burocrazia penitenziaria ha impedito di compiere la visita delle carceri lombarde che si era prefisso con il Consigliere regionale Paola Camillo, ha dichiarato:

“Dopo 25 anni di ripetute condanne delle Corti europee a causa dello sfascio del sistema giudiziario e penitenziario, oggi siamo persino arrivati ad un' ordinanza senza precedenti con cui il Tribunale di Sorveglianza di Padova solleva una questione di incostituzionalità e chiede alla Consulta se vi sia la facoltà di sospendere e rinviare l'esecuzione in carcere della pena di un detenuto non soltanto quand'essa potrebbe determinare «grave infermità fisica» (unico evento oggi contemplato dalla legge), ma anche nei casi in cui verrebbe scontata in condizioni intollerabili di sovraffollamento e dunque si risolverebbe in «trattamenti disumani e degradanti», secondo la definizione della Corte europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo nelle sentenze che hanno condannato già due volte l'Italia per aver lasciato ai carcerati meno di 3 metri quadrati a testa.
E ancora, poche settimane fa, il rapporto annuale dell’EURISPES ci dice che sui diritti civili la stragrande maggioranza degli italiani è molto più avanti della politica: 71,2% di favorevoli alle unioni di fatto, 79,4% alla fecondazione assistita, 63,9% alla pillola abortiva, 77,3% al testamento biologico, 64,6% alla eutanasia. Intanto i vertici dei partiti, che dovrebbero legiferare tenendo conto di questi dati, nei loro programmi ignorano i diritti civili o avanzano proposte del tutto inadeguate. Tutti, tranne i radicali e la lista da loro promossa per le prossime elezioni: Amnistia, Giustizia e Libertà.


Morbegno, 20.02.13 p. RADICALI SONDRIO
Gianfranco Camero
e-mail: gianfrancocamero@gmail.com - tel. 0342610141

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