mercoledì 11 settembre 2013

I referendum a Milano

Seduta del Consiglio Comunale di Milano del 9 settembre 2013

CAPPATO: "PISAPIA SBAGLIA A SNOBBARE I REFERENDUM RADICALI E L'AMNISTIA"

RadicaliSondrio
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Vi proponiamo l'intervento del consigliere comunale di Milano Marco Cappato alla seduta del Consiglio Comunale di lunedì scorso 9 settembre:

“Grazie Presidente. Signor Sindaco non le nascondo di non aver apprezzato le sue parole sulla mancata urgenza di una riforma della giustizia per questo paese, che lei nell’intervista a L’Espresso ha rimandato a quando comincerà una nuova fase politica. Credo di poter accostare quell’intervista a quella di pochi giorni prima, sulla quale sembrava volere esprimere l’accordo o la preparazione a ipotesi di elezioni anticipate. Nella condizione delle carceri milanesi o nella condizione del Palazzo di giustizia si trovano delle ragioni che non riguardano la prossima fase politica, riguardano quella presente.

Sto concludendo i miei tre giorni di digiuno per la situazione della giustizia delle carceri e insieme a noi molti direttori, insieme al sindacato dei direttori degli istituti di pena,  che hanno digiunato per esprimere così la loro volontà di non collaborare con uno Stato criminale in Europa, sanzionato per la condizione criminale della giustizia e delle carceri. Mentre parliamo il carcere di San Vittore e di Opera sono carceri fuorilegge e fuori dalla legalità internazionale.

Tutto questo riguarda Milano. Lei nella sua intervista ha risposto che manca un progetto complessivo di riforma e bisognerà averlo pronto, questo progetto, quando comincerà una nuova fase politica. Mi prendo la responsabilità di ringraziare l’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perché ha sottoscritto dodici referendum dei quali molti appartengono certamente alla sua storia, Sindaco, più che a quella di Berlusconi e riguardano direttamente l’urgenza di questa fase politica. Uno dei referendum riguarda l’urgenza di carceri che scoppiano per i reati minori legati agli stupefacenti. Altri sul reato di clandestinità, sui reati legati all’immigrazione e sul malfunzionamento di una giustizia irresponsabile. Tra questi referendum c’è anche quello sull’ergastolo e c’è la proposta di amnistia legale contro l’amnistia in corso dell’impunità delle prescrizioni che distrugge le possibilità di giustizia per i cittadini.

Dopo la firma di Berlusconi tante persone, persone che magari in nulla appoggiano il partito di Berlusconi o che lo appoggiano, hanno fatto la fila all’anagrafe, hanno fatto la fila ai banchetti, firmando per quelli sui quali erano d’accordo, non necessariamente per tutti i quesiti.

Io credo che questo centri con Milano, centri con la condizione di illegalità delle nostre carceri, centri qualcosa con le condizioni di illegalità della nostra giustizia, con quei direttori di penitenziari e quei detenuti che con noi hanno condotto e stanno conducendo ancora oggi uno sciopero della fame.

Mi importava dirle questo perché lei si esprime su temi di politica nazionale che hanno un enorme ricaduta sulla vita economica, civile e sociale di questa Città. Credo che la posizione da lei espressa non aiuti la soluzione di un problema così strutturale, così urgente e così grave che fa dell’Italia un paese in piena flagranza criminale, cioè di crimini che vengono compiuti ogni giorno contro i diritti dei cittadini. Grazie”.

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